I Parroci
MONS.MARIO MEREU Sett.1974 - 2 Agosto 2015
Classe 1929, il nostro Parroco entra nel Seminario Diocesano di Lanusei nel 1943 dove consegue la licenza ginnasiale. Continua la formazione nel Pontificio Seminario Regionale S. Cuore di Cuglieri dal 1948 al 1955. Divenuto Parroco, dallo stesso anno, ricopre l’incarico di Direttore Spirituale del Seminario di Lanusei fino al 1966. Viene quindi nominato Parroco del paese di Girasole con la cappellania di Arbatax fino al 1974. Dal settembre del ‘74 ad oggi è Parroco della chiesa di S. Andrea Apostolo di Tortolì. Tra le esperienze d’insegnamento ricordiamo l’insegnamento presso le Scuole Medie e Magistrali di Lanusei, poi, fino al 1994, nelle Scuole Medie e negli istituti superiori di Tortolì, Agrario, Professionale e Tecnico Industriale.
Si è reso partecipe delle seguenti pubblicazioni:
Biografia di Dott. Antonio SCORCU;
Biografia di Canonico Celestino MELIS;
Storia della chiesa di S. Andrea e del campanile;
Biografia di S. Andrea Apostolo;
Biografia di Don Emanuele CABIDDU.
Il 26 giugno 2005 gli è stata attribuita l’Onorificenza Pontificia di Cappellano di Sua Santità Giovanni Paolo II.
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A Mons. Mereu sicuramente dobbiamo molto, è un riferimento, un amico, un fratello ed un Padre. Negli anni è riuscito a sostenere le numerose Associazioni ed Comitati religiosi, facendoli fiorire, mantenendo così vivi valori e tradizioni. Nonostante l'età non aiuti, possiede un'energia e una volontà di ferro che dedica instancabilmente al servizio della comunità e dei bisognosi.
Raccogliamo alcune testimonianze di affetto dei parrocchiani a
Mons. Mario Mereu, dopo la sua scomparsa
avvenuta il 22 settembre 2015
...Ciao Don Mereu...ti abbiamo sempre chiamato così, quando ti salutavamo al
catechismo, quando ti abbiamo cercato per le confessioni, i battesimi, i sacramenti, quelli che ci hanno dato gioia e quelli più dolorosi. Ci hai accompagnato nei momenti importanti del nostro
cammino di Fede...e ora che quel cammino lo percorrerai per ricongiungerti con i tuoi cari e con Dio che hai servito per tantissimi anni...ti voglio ancora salutare come sempre...Ciao Don
Mereu!
Michele Ladu
Caro don Mereu .... oggi vorrei scriverti la lettera che non ti ho mai
scritto. Io ricordo vagamente il primo giorno da chierichetto
Non ricordo che vestina indossai, se bianca o a strisce rosse, ma ricordo benissimo una cosa, ricordo benissimo il tuo sorriso, quando mi accogliesti sull'altare, insieme agli altri chierichetti. Le tue
parole furono poche, ma chiare: piccoli miei, voi qui, su questo altare, non servite il Parroco, servite Gesù! Queste tue parole, caro don Mereu, mi sono entrate nel Cuore e non mi hanno più
lasciato ... ed ogni volta che entro dentro una chiesa, o mi raccolgo in meditazione con Gesù, penso alle tue parole. Noi non siamo qui per servire altri uomini, noi siamo qui per servire Gesù,
il vero Maestro! Nella tua vita hai portato a compimento tanti progetti, ti sei così prodigato nel restauro degli edifici religiosi, che hai sempre creduto di non aver mai fatto abbastanza, per
le anime a te affidate. E lo hai sempre rimarcato: il Signore mi chiederà conto delle vostre anime! Or bene caro don Mereu, sappi che tu hai fatto tanto per le anime che il Signore ti ha
affidato. Sappi che non hai lasciato solo nuovi e belli edifici di mattoni, hai costruito anche salde fondamente di fede, nelle anime che ti ha affidato Gesù. La tua umiltà e la tua generosità
hanno lasciato un impronta tangibile, anche nei cuori di chi non ha mai voluto confrontarsi con la fede, con chi ha voluto girare le spalle a Gesu. Ma tu, da buon Padre che eri, hai preferito
pregare per queste anime, perche si ravvedessero e riabbracciassero la vera fede.
Hai lasciato nelle mani di Maria, tutto il tuo popolo, che ha voluto salutarti solo pochi giorni fa, per un caloroso
arrivederci.
Giuseppe Puncioni
ITA ‘ND PENZA...GOMAI a cura di Parroeddu
Non pari berusu
E’
un vociare continuo, di porta in porta, di strada in strada, tutti a chiedersi “chi è morto?” Sembra un evento innaturale…. Da molti anni
“sa agonia”, il rintocco della campana a morto, è in disuso. Eppuru, gomà, custas funti agoniasa, fui de diora
se ne intendi ‘nu sonu aicci tristu, de candu is campanas da sonadas ancora ziu Giuanni Cau
s’urtimu campanaru. Deve essere morta qualche persona importante ci
si chiede, e via un susseguirsi di voci e di supposizioni, fino a quando la tragica notizia lascia tutti di stucco e
increduli: Don Mereu ha avuto un incidente nella sua tenuta in campagna, pare sia deceduto. Oddeu, mortu
Don Mario!!! Non pari berusu… d’happu bittu sabudu a Santu Giuseppi, gioviali e cuntentu, comenti sempri, m’a
finzas saludau e toccau sa manu…. E pensare che stavo preparando un articolo da inserire in Tortolì in Cammino a ringraziamento, dopo
la sua andata a riposo da parroco de “Sa Cresia Manna”. La tragica
notizia mi ha preso in contropiede: il sunto del pensiero è dovuto cambiare, non era quello programmato: ci hai lasciato in silenzio, senza dire niente a nessuno per rispondere
alla chiamata del PADRE e proseguire la Tua missione in compagnia di Maria Santissima che
dopo averla onorata sulla terra ti ha voluto e prescelto per servirla nel cielo insieme agli
amici. C’era amicizia fra noi e grande rispetto. Sarebbe bello elencare le tante opere di bene da
te compiute durante i quarant’anni di apostolato a Sant’Andrea, ma fra le tante, ora che non ci
sei più vorrei ricordare, quelle che pur sembrano meno importanti, sono meritevoli di essere
menzionate e che rispecchiano in tutto la tua bontà d’animo, sia come uomo che come sacerdote. Come
dimenticare i concerti: Il nostro Natale; La sua Pasqua con gli amici; un banco per la Cattedrale; una carrozzina per l’UNITALSI e ancora le tante commedie dialettali
rappresentate. Il viaggia ad Amalfi per il gemellaggio tra la locale Parrocchia di Sant’Andrea e la nostra
di Tortolì. Ma il più sentito ringraziamento, mi sia concesso, è per l’opera che Tu hai svolto,
in oltre venti anni da assistente diocesano dell’UNITALSI, in particolare nel quinquennio
della mia presidenza alla guida della Sottosezione Ogliastrina. Sei stato sempre presente e vicino
alla associazione, hai avuto una particolare dedizione verso i fratelli malati; hai messo umilmente
il “grembiule” di servizio non solo come sacerdote, ma anche come barelliere nei tanti
pellegrinaggi compiuti insieme a Lourdes, Assisi, Loreto, Cascia, San Giovanni Rotondo e nei
soggiorni ricreativi a Bau Mela e ancora i viaggi-vacanza, sempre in compagnia dei fratelli
diversamente abili nel Cadore, Umbria e Valle d’Aosta. Caro Don
Mario, noi insieme con gli ammalati in pellegrinaggio non andremo più, ma sono certo che continuerai a guidare e proteggere il nostro peregrinare dal cielo. A noi tuoi amici
ci consola solo il pensiero che quando, chiamati anche noi dal Padre, raggiungeremo quell’oasi
di pace, troveremo Te ad aspettarci ed altri amici ci tenderanno la mano per condurci verso
la “Bianca Signora” seguendo le orme, che tu caro Don Mario hai tracciato.
Addio Monsignore…. Non pari Berusu…
a cura di Parroeddu