L'ANGOLO DELLE RIFLESSIONI
“NON SPARLATE GLI UNI DEGLI ALTRI” (Gc 4,11)
San Filippo Neri, a una donna che si accusava di aver sparlato di alcune persone, diede, dopo l’assoluzione, una strana penitenza: “ Va a casa - le disse - prendi una gallina e torna qui spennandola ben bene lungo la strada”. Quando fu di nuovo davanti a lui , le disse: “Adesso torna a casa e raccogli una ad una le piume che hai lasciato cadere venendo qui”. La donna gli fece osservare che era impossibile: il vento le aveva certamente disperse dappertutto nel frattempo. Ma qui l’aspettava San Filippo: “Vedi - le disse - come è impossibile raccogliere le piume, una volta sparse al vento, così è impossibile ritirare mormorazioni e calunnie una volta che sono uscite dalla bocca”.
AMARE L'ANZIANO
Lascialo parlare
perchè nel suo passato ci sono tante cose vere.
Lascialo vincere
nelle discussioni perchè ha bisogno di sentirsi sicuro di sè.
Lascialo andare
tra i suoi vecchi amici perchè è lì che si sente rivivere.
Lascialo raccontare
storie ripetute perchè lui vuole vedere se stai alla sua compagnia.
Lascialo vivere
tra le cose che ha amato, perchè soffre di sentirsi spiantato dalla propria vita.
Lascalo gridare
quando lui ha torto perchè lui e i bambini hanno diritto della comprensione.
Lascialo salire
nell'auto di famiglia quando vai in vacanza perchè l'anno prossimo avrai il rimorso se lui non ci sarà più
Lascialo invecchiare
con lo stesso paziente amore con cui lasci crescere i tuoi bambini perchè tutto fa parte della natura.
Lascialo morire
tra le braccia pietose perchè l'amore dei fratelli sulla terra fa meglio presentire quello del Padre del Cielo.
SONO ATEO… SONO CREDENTE…
Sono ateo quando vado in Chiesa ma la mia vita rimane fuori.
Sono ateo quando prego Dio con le labbra, ma il mio cuore è muto.
Sono ateo quando alzo le mani a Dio per chiedere, ma poi le tengo chiuse per stringere quello che ho senza donarlo a nessuno.
Sono credente quando mi accorgo che il Dio che cerco è già accanto a me in casa, in auto, nel bar, dove lavoro, dove mi diverto, dove soffro…
Sono credente quanto il mio cuore rimane sereno anche nella situazione più difficile perché ha incise sopra le parole di Gesù.
Sono credente quando finalmente apro le mani e lascio cadere lo scudo e la spada di ricchezze e potere con le quali mi difendo dagli altri.
Sono credente quando credo, respiro, sento e vivo quello che Gesù ha vissuto, facendo in modo che ogni angolo della mia vita, piena di pericoli e a volte povera, sia sempre ricca di Dio.
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Un uomo benestante e suo figlio amavano collezionare opere d'arte: Ne avevano molte da Raffaello a Picasso. Il figlio morì in guerra
e dopo tempo un suo compagno si presentò al padre consegnandogli un pacco:"E' un ritratto di suo figlio , gli disse, che ho eseguito nei giorni della trincea, non sono un grande pittore, ma è
fatto con tanto amore ed amicizia. A lui devo la vita". Il padre mise il quadro nella sua collezione di capolavori. Dopo tempo egli morì e la sua collezione venne messa all'asta. Parteciparono
grandi intellettuali e collezionisti.
per primo fu battito il quadro del figlio.... ma nessuno lo voleva. Tutti aspettavano i grandi capolavori. Alla fine lo prese un servitore per pochi dollari. " Vogliamo gli altri quadri"
gridavano tutti. Ma il battitore disse: " L'asta è fiita. Il padrone ha lasciato tutto a chi avesse preso il ritratto di suo figlio".
APPLICA IL RACCONTO A DIO CHE HA MANDATO IL SUO FIGLIO PER DARE AGLI UOMINI TUTTI I DONI DELLA SALVEZZA. PER AVERE QUESTI DONI, UMANI E DIVINI, BISOGNA ANDARE COL FIGLIO. ALTRIMENTI SI PERDE
TUTTO.
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CHIAMALO!!!
Quando nelle circostanze della vita, improvvisamente ci si trova in difficoltà, per un incidente, o per ritrovarsi vittime di ingiustizie, o quando non si sa cosa fare in questioni legali, di solito le persone ricorrono ad un avvocato. Forse stai passando un periodo difficile, hai problemi in famiglia, sul lavoro, di malattia, non sai come uscirne fuori: chiama il Tuo Avvocato. Affidagli la tua causa. Se la morsa dello scoraggiamento ti stringe, se ti senti debole e impotente di fronte alla realtà, voglio ricordarti che anche i discepoli lo erano. I due tristi discepoli che incontriamo nel capitolo 24 dell’Evangelo di Luca sono la fotografia dello stato d’animo di tutti i discepoli di Gesù in quei giorni. Ma quando lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste venne su di loro furono trasformati e potenziati da non riconoscerli più. E cambiarono non solo loro stessi, ma il mondo intero.
Chiamalo! Invocalo! Egli ti darà coraggio, conforto, visione, capacità per risolvere la situazione, ricostruire se necessario ciò che è crollato, ridarti speranza e forza per proseguire il cammino ed essere vincitore sopra ogni circostanza.