PARROCCHIA

 

SANT’ANDREA APOSTOLO

 

TORTOLI’ 

 

ORARI SANTA MESSA 

 

FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 18.00

 

FERIALI:                    18.00

DOMENICA 14 LUGLIO 2024 

 

 

LI MANDO' IN DUE A PREDICARE

E A SANARE

 

I Dodici, inviati da Gesù, predicavano

la conversione,

scacciavano i demoni e guarivano

gli infermi.  

 Il Vangelo di questa Domenica inizia così: “In quel tempo, Gesù chiamò i dodici, ed incominciò a mandarli a due a due”.

      Già in queste parole è contenuta una notizia importante. “Cominciò a mandarli”. È l’inizio dell’invio degli apostoli. Finora era stato solo lui, Gesù, a predicare il Regno. I discepoli lo seguivano, ascoltavano, imparavano, facevano per così dire apprendistato. Ora essi sono mandati. Se finora il verbo che Gesù usava più spesso, nei confronti dei discepoli, era: “Venite”, ora è “Andate!”. Dalla chiamata si passa all’invio. È un preludio del futuro solenne invio degli apostoli, al momento di lasciare questo mondo, quando dirà loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura” (Marco 16, 15).

A chi è rivolto questo invito di Gesù “Andate!”? Si pensa di solito: agli apostoli e, oggi, ai loro successori: il papa, i vescovi, i preti. La cosa riguarda loro, non noi poveri laici, pensano molti. Ma è proprio questo il fatale errore. È verissimo che, in primo luogo, con un compito di testimoni ufficiali e autorizzati, egli manda gli apostoli. Ma non da soli. Essi devono essere le guide, gli animatori degli altri, nella comune missione. Pensare diversamente, sarebbe come dire che si può fare una guerra solo con i generali e i capitani, senza soldati; o che si può mettere in piedi una squadra di calcio, solo con un allenatore e un arbitro.

Dopo questo invio degli apostoli, Gesù, “designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi” (Luca 10, 1).

 

Don Piero 

 

PREGHIAMO

 

 

 O Padre,

che chiami tutti gli uomini a essere tuoi figli in Cristo,

concedi alla tua Chiesa di confidare solo

nella forza dello Spirito per testimoniare

a tutti le ricchezze della tua grazia.

Amen

   

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"Tortolì in cammino"

28 - Tortolì in cammino - 14 Luglio 2024
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**** BACHECA NEWS ****

 

 

DEMOCRAZIA NON IN BUONA SALUTE 

 

 Il  Papa fa il check up alla democrazia e afferma che "nel mondo di oggi non gode di buona salute". "Possiamo immaginare - afferma - la crisi della democrazia come un cuore ferito, infartuato". Ma allo stesso tempo Francesco rilancia: "Appassioniamoci al bene comune", affinché attraverso la partecipazione "la democrazia assomigli a un cuore risanato". E quindi la sua proposta di “organizzare la speranza”.  "La pace e i progetti di buona politica possono rinascere dal basso - sottolinea -. Perché non rilanciare, sostenere e moltiplicare gli sforzi per una formazione sociale e politica che parta dai giovani? Perché non condividere la ricchezza dell’insegnamento sociale della Chiesa? Possiamo prevedere luoghi di confronto e di dialogo e favorire sinergie per il bene comune". 

a cura di Marco Ladu

 

Il COMITATO del SS. SALVATORE

ha iniziato a visitare le famiglie della Città

per portare l’annuncio della Festa 2024

e la Benedizione del Signore.

 

ACCOGLIAMOLO CON SIMPATIA E GRATITUDINE

IL LOGO COME VELE DI UNA

GRANDE NAVE COMUNE....

L'IDEATORE  “Ho immaginato gente di ogni ‘colore’, nazionalità e cultura, spingersi dai quattro angoli della Terra e muoversi in rotta verso il futuro, gli altri, il mondo - dice emozionato Giacomo Trevisani -, come vele di una grande nave comune, spiegate grazie al vento della Speranza che è la croce di Cristo e Cristo stesso”. Nel “personificare” la Speranza ha pensato subito alla Croce: “La Speranza, mi sono detto, è nella Croce”. Quindi ha “immaginato il Papa, Pietro di oggi, guidare il popolo di Dio verso la mèta comune, abbracciando la Croce, che diviene un’ancora, quale saldo riferimento per l’umanità”, mentre il popolo si stringe a lui e anche a quell’ancora cui si stringono i pellegrini di ogni tempo. “Siamo ‘Pellegrini di Speranza” perché portiamo con noi le paure del prossimo nel desiderio di condividerle e farle nostre - conclude l’autore del logo del Giubileo del 2025 richiamando infine il motto - questo indicano le figure che si stringono tra loro guardando alla Croce come un’ancora di salvezza”.

 

 

 

 

La Santa Sede

Diocesi di Lanusei

 

 

Comune di Tortolì


Nota di Redazione 

 

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