PARROCCHIA

 

SANT’ANDREA APOSTOLO

 

TORTOLI’ 

 

ORARI SANTA MESSA 

 

FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 18.00

 

FERIALI:                    18.00

Domenica 10 Agosto

 

 ANCHE VOI TENETEVI PRONTI

 

Non temere, piccolo gregge,

 

perché al Padre vostro è piaciuto

 

dare a voi il Regno…dove ladro

 

non arriva e tarlo non consuma 

 

     In questo brano del Vangelo Cristo ci dice di non avere paura, di non lasciarci prendere dall’angoscia: il nostro stato d’animo di sempre deve essere una tranquilla fiducia in Dio, poiché “al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno”. Dobbiamo aprire un conto in questo regno, perché solo lì si trova la vera ricchezza. La motivazione e il fine dell’uomo provengono sempre da dove egli pensa che si trovino i veri valori: “Perché dove è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore”. Questa priorità implica che noi siamo distaccati dal denaro e dai beni materiali, e che li utilizziamo per il bene altrui, essendo responsabili davanti a Dio della loro gestione.

Dobbiamo anche tenerci in uno stato di veglia costante, aspettando la venuta di Cristo: “Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese”. Come i servi non sanno quando il loro padrone rientrerà dal ricevimento di nozze, come un uomo non può sapere quando entreranno i ladri nella sua casa, così noi non conosciamo l’ora della nostra morte, quando cioè Cristo tornerà per noi.

Don Piero

 

PREGHIAMO 

 

O Dio Santo,

fedele alle tue promesse,
che ti sei rivelato

al nostro padre Abramo,
donaci di vivere come

pellegrini in questo mondo,
affinché, vigilanti nell'attesa,
possiamo accogliere

il tuo Figlio nell'ora

della sua venuta.

Amen! 

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"Tortolì in cammino"

32 - Tortolì in cammino - 10 Agosto 2025
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ed il Vangelo a fumetti

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**** BACHECA NEWS ****

 

 

15 agosto Solennità della B.V. Assunta in Cielo in corpo e anima

 

ore 19 Processione tradizionale

 

P.zza Cattedrale, Via Cagliari, Corso Umberto, Viale Mons. Virgilio fino alla Madonnina di “Su Suergiu de Nostra Signora”, sosta in preghiera. Si rientra percorrendo Viale Mons. Virgilio, Via Nino Bixio, Via Iosto, Via Amsicora, P.zza Cattedrale, Chiesa Parrocchiale.

 

 

 

"Voi il segno che un mondo

diverso è possibile"

 


 

Di fronte alla sete di Dio «non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci», perché da essa nascono le domande fondamentali della vita: «cos'è veramente la felicità? Qual è il vero gusto della vita? Cosa ci libera dagli stagni del non senso, della noia, della mediocrità?». Punta in alto, alle «cose di lassù», l’orizzonte indicato da papa Leone XIV ai giovani radunati sulla grande spianata di Tor Vergata: sono più di un milione, secondo le stime delle autorità, e ascoltano le parole del Pontefice al termine di una notte passata in sacco a pelo. Nell’omelia della Messa, poi, Leone XIV si sofferma sull’episodio dei discepoli di Emmaus, che racconta della delusione dei due uomini il cui cammino è reso triste dalla delusione per la morte del “Maestro”, di Gesù. Tristezza che diventa stupore e gioia quando il Risorto si fa loro accanto e condivide un pezzo del viaggio, senza rivelarsi, anche se i discepoli lo riconoscono dal gesto di spezzare il pane. Nei giorni scorsi, ha poi proseguito il Pontefice, i giovani pellegrini hanno vissuto esperienze molto significative, dalle quali hanno capito che «la pienezza della nostra esistenza non dipende da ciò che accumuliamo né da ciò che possediamo. È legata piuttosto a ciò che con gioia sappiamo accogliere e condividere. Comprare, ammassare, consumare, non basta. Abbiamo bisogno di alzare gli occhi, di guardare in alto, alle «cose di lassù», per renderci conto che tutto ha senso, tra le realtà del mondo, solo nella misura in cui serve a unirci a Dio e ai fratelli nella carità, facendo crescere in noi «sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità», di perdono, di pace, come quelli di Cristo». Ecco, ha sottolineato il Papa, l’orizzonte che fa comprendere il vero senso della speranza: «La nostra speranza è Gesù», ha chiosato. «Teniamoci uniti a Lui, rimaniamo nella sua amicizia, sempre, coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa, come ci hanno insegnato i beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis, che presto saranno proclamati Santi. Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno», ha concluso Leone XIV. 

    

a cura di Marco Ladu

 IL DOGMA DELL'ASSUNZIONE

 

Il Dogma dell'Assunzione di Maria è una verità di fede della Chiesa cattolica che afferma che Maria, madre di Gesù, al termine della sua vita terrena, fu assunta in cielo in anima e corpo. Questo dogma, solennemente proclamato da Papa Pio XII nel 1950 con la costituzione dogmatica Munificentissimus Deus, stabilisce che Maria non morì, ma fu trasferita direttamente in paradiso, corpo e anima, senza subire la corruzione della morte.   

PROCLAMAZIONE DEL DOGMA

 

Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria Vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della orte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la Chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo.” 

 

 

La Santa Sede

Diocesi di Lanusei

 

 

Comune di Tortolì


Nota di Redazione 

 

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