PARROCCHIA
SANT’ANDREA APOSTOLO
TORTOLI’

ORARI SANTA MESSA
FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 18.00
FERIALI: 18.00
Domenica 6 APRILE
V Domenica di Quaresima


È
vicino il momento in cui Cristo farà la rivelazione più radicale - e la più incomprensibile per l’uomo - della sua potenza: morire sulla croce. È uno “scandalo per gli Ebrei, follia per i popoli pagani”.
Già prima Gesù aveva parlato ai suoi discepoli della croce, che li stupì e confuse. Quello che osservavano, nel comportamento sociale, è che l’uomo utilizza la debolezza degli altri per affermare il proprio potere. Ma Gesù diceva loro: “I re delle nazioni... e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così”. E i farisei che pretendono di usare una povera donna, colta in flagrante delitto di adulterio, per compromettere Gesù, gli danno in effetti l’occasione di insegnare con un esempio i suoi nuovi metodi.
In primo luogo Gesù mette in evidenza l’ipocrisia dei farisei: “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra. Dopo, toglie loro qualsiasi argomentazione. Mette in evidenza la loro ignoranza colpevole della legge che insegna che Dio, essendo potente sovrano, giudica con moderazione e governa con indulgenza, perché egli opera tutto ciò che vuole. Infine - e questo è il punto più importante del Vangelo - Gesù insegna alle folle che non esiste più grande manifestazione di potere che il perdono. La morte stessa non ha un così grande potere. In effetti, solo il potere di Cristo, che muore crocifisso per amore, è capace di dare la vita. E soltanto il potere che serve a dare la vita è vero potere.
Don Piero
PREGHIAMO
Dio di misericordia,
che hai mandato il tuo Figlio unigenito
non per condannare ma per salvare il mondo,
perdona ogni nostra colpa, perché rifiorisca nel cuore
il canto della gratitudine e della gioia.
Amen!
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RICORDIAMO IL PRECETTO DELLA CHIESA:
Confessarsi e Comunicarsi a Pasqua
Le Sante Quarantore saranno animate da
don Filippo Corrias Cancelliere nella Curia Vescovile
Via Crucis
ogni venerdì di Quaresima
ore 19.00


La famiglia umana si riconcili nella pace
C'è tutto il mondo che soffre, nel testo dell'Angelus di papa
Francesco, distribuito per iscritto per la settima domenica consecutiva. La prima fu il 16 febbraio, due giorni dopo il ricovero al Gemelli. Anche in questa Quarta di Quaresima, dunque, a motivo
della convalescenza del Pontefice, le parole del Papa sono state mediate dal discorso scritto. Francesco fa riferimento alle situazioni di guerra presenti nel mondo e invita a pregare per la
pace. E accenna anche alla sua malattia. «Carissimi - scrive infatti -, viviamo questa Quaresima, tanto più nel Giubileo, come tempo di guarigione. Anch'io la sto sperimentando così, nell'animo e
nel corpo». Di qui anche il suo ringraziamento «di cuore» a «tutti coloro che, a immagine del Salvatore, sono per il prossimo strumenti di guarigione con la loro parola e con la loro scienza, con
l'affetto e con la preghiera». Papa Francesco sottolinea ancora che «la fragilità e la malattia sono esperienze che ci accomunano tutti; a maggior ragione, però, siamo fratelli nella salvezza che
Cristo ci ha donato». Infine la preghiera a «Maria, Madre di misericordia« affinché «aiuti la famiglia umana a riconciliarsi nella pace» e il commento al Vangelo del giorno (la parabola del
Figliol prodigo): «Gesù rivela il cuore di Dio: sempre misericordioso verso tutti; guarisce le nostre ferite perché possiamo amarci come fratelli».
a cura di Marco Ladu



Nota di Redazione
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